A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE GIURISDIZIONALE DELLA CORTE DEI CONTI PER IL PIEMONTE CINTHIA PINOTTI PER L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO 2021, CON PRESENTAZIONE DI FOROEUROPA

 

Nel pubblicare il discorso inaugurale dell'anno giudiziario 2021 della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Piemonte, pronunciato il 5 marzo u.s. dalla sua Presidente e nostro Vice Direttore, Avv. Cinthia Pinotti, la ringraziamo per avercelo consentito. Desideriamo altresì segnalare l'alto rilievo giuridico-costituzionale e istituzionale delle considerazioni di carattere generale contenute nel suo discorso.

La prima di esse prende spunto dalla situazione emergenziale in atto e dalla connessa necessità di impegnare enormi quantità di risorse, per sottolineare, a tale riguardo, come ciò implichi, da un lato, l'imperativo etico e morale, di chi governa e di chi gestisce quelle risorse, di garantirne l'impiego più proficuo e razionale, e, dall'altro, il dovere della Corte dei conti di porsi, nei confronti dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni territoriali, come un garante di "verità pubblica", per contrastare il sempre emergente tentativo di orientare le scelte su obiettivi a breve termine per massimizzare i consensi.

Un altro delicato aspetto segnalato nel discorso è quello delle pastoie burocratiche, aggravate dalla crisi emergenziale, anche a causa del sovrapporsi di norme di varia fonte e di vario livello, che hanno accentuato il fenomeno del "decisionismo del non fare". Al riguardo urgono i rimedi ma nel discorso viene sottolineato che appare illusorio il ricorso a semplificazioni speciali e contingenti, che, in quanto tali, sono prive di una visione d'insieme che ne proietti gli effetti sull'auspicato ritorno all'ordinarietà. Ed ancora più illusorio è, ad avviso della Presidente Pinotti, l'affidarsi a disposizioni estemporanee e sconvolgenti in materie di grande complessità, anche sotto il profilo dogmatico, quale quella della "responsabilità erariale" degli Amministratori e dipendenti pubblici, nella quale il recente Decreto Semplificazioni 76/2020 e la relativa legge di conversione 120/2020 hanno inserito una norma che, per un certo periodo di tempo, limita detta responsabilità ai casi in cui la produzione del danno sia dolosamente voluta. Ciò produce conseguenze, sia pure temporanee ma che preoccupano perchè potrebbero valere anche in futuro come precedenti, quali l'innesto di un germe "punitivo" in un sistema che da sempre è stato considerato risarcitorio e non puramente sanzionatorio e l'affievolimento della concezione della responsabilità amministrativa quale mezzo per garantire la corretta e diligente condotta degli amministratori ai fini del buon andamento della P.A. (art.97 Cost.).

Nel discorso si richiama l'attenzione sulla non condivisibilità dei richiamati guasti normativi, tanto più in un momento in cui è maggiormente necessario garantire che la gestione di fondi pubblici avvenga nel massimo rispetto della legalità e dei principi di efficacia, efficienza ed economicità. Obiettivi che, magistralmente, la Presidente Pinotti ritiene raggiungibili non attraverso un rafforzamento dello statuto penale dei delitti contro la pubblica amministrazione, che costituisce pur sempre un'"extrema ratio", bensì attraverso la valorizzazione di una giurisdizione contabile aperta ad un contenzioso ad impulso di privati o enti esponenziali, che consenta agli stessi di agire verso forme di illegalità anche se non direttamente incidenti sui loro beni-interessi, come è avvenuto per l'accesso civico di cui all'art.172 del Codice di giustizia contabile.

 

Discorso del Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Piemonte Cinthia Pinotti per l'Inaugurazione dell'anno giudiziario 2021.