A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO SUL RAFFORZAMENTO DELL'APPLICAZIONE DELLA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA

Autore: Dott.ssa Laura De Rose, Vice Direttore Foroeuropa

 

Le conclusioni approvate dal Consiglio il 5 marzo 2021 forniscono un quadro programmatico di azioni concrete a tutti i livelli e rivolgono raccomandazioni specifiche a tutte le autorità e gli enti responsabili dell’applicazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE (“Carta”).

Questa nota descrive i contenuti essenziali delle suddette conclusioni.

Nel preambolo, il Consiglio richiama sia l'articolo 2 del trattato sull’UE, in base al quale l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, che la Carta, la quale rappresenta una pietra miliare dell'integrazione europea ed è simbolo dell’identità europea.

Il Consiglio sottolinea che la Carta ha un carattere giuridicamente vincolante in quanto obbliga le istituzioni dell'Unione nonché gli Stati membri a rispettare i diritti, osservare i principi e promuovere l'applicazione degli stessi conformemente alle rispettive competenze e nel rispetto dei limiti dei poteri dell'Unione.Inoltre, l’adesione dell'Unione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo integrerà l'architettura esistente di protezione dei diritti fondamentali nell'Unione e promuoverà una maggiore coerenza nella protezione dei diritti fondamentali in Europa. Il Consiglio, quindi, si rallegra della prossima ripresa dei negoziati tra il Consiglio d’Europa e l’UE in merito.

Tuttavia, la protezione dei diritti fondamentali e dei valori dell'Unione non può essere data per scontata, ma è uno sforzo continuo e una responsabilità condivisa di tutti gli attori interessati, quali le istituzioni dell'Unione, le autorità nazionali, regionali e locali, comprese le autorità di contrasto, altri professionisti del diritto, università e scuole di formazione, organizzazioni della società civile.

In questo quadro, il Consiglio considera con preoccupazione le sfide senza precedenti poste dalla pandemia Covid-19 e dal suo impatto sull'esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali nonchè sulla condizione delle persone vulnerabili, a causa delle sue potenziali conseguenze sulla dignità umana, l'uguaglianza e i diritti fondamentali fondamentali.

Altre sfide importanti in materia di protezione dei diritti fondamentali, della democrazia e dello Stato di diritto - emerse nell'Unione e nei suoi Stati membri - sono, per esempio, quelle relative all'accoglienza e all'integrazione di richiedenti asilo e migranti, la transizione digitale, l’uso crescente e il possibile abuso dell'intelligenza artificiale, e l'aumento della disinformazione e dell'incitamento all'odio. Inoltre, persistono gravi problemi e ostacoli al pieno godimento da parte di tutti dei diritti fondamentali, come povertà, precarietà, tutte le forme di discriminazione, disuguaglianza di genere, violenza domestica e violenza contro donne, bambini, persone LGBTI, persone appartenenti a minoranze, persone anziane e persone con disabilità e tratta di esseri umani.

Tra i punti finali del preambolo, il Consiglio loda i progressi ottenuti attraverso la legislazione nazionale e europea volta a rafforzare la protezione e la promozione di diritti specifici, strategie e piani d'azione concepiti per rafforzare la protezione dei diritti fondamentali, nonché la giurisprudenza della Corte di giustizia dell'UE.

Le raccomandazioni del Consiglio si articolano in cinque parti: prevenzione e promozione; applicazione della Carta; giustiziabilità e monitoraggio;istituzioni nazionali per i diritti umani e organismi per la parità; e società civile.

Prevenzione e promozione: il Consiglio sottolinea l’importanza della formazione e delle attività di sensibilizzazione.Riguardo la formazione, il Consiglio raccomanda, tra l’altro:

  • agli Stati membri di rafforzare le attività di formazione sulla Carta a livello nazionale, in particolare sviluppando strumenti mirati e una formazione adeguata alle esigenze dei diversi attori, facendo il miglior uso possibile dei finanziamenti dell'Unione disponibili e dell'assistenza dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA);
  • alle scuole di formazione per professionisti del diritto di promuovere la conoscenza sulla Carta attraverso attività di ricerca accademica e formazione, anche in collaborazione con le istituzioni dell'Unione, le autorità nazionali e le organizzazioni della società civile; e
  • alla Commissione di continuare a sostenere gli Stati membri e le istituzioni dell'Unione nell'applicazione della Carta e nella promozione di una cultura del rispetto e promozione dei diritti fondamentali in tutta l'Unione.

Inoltre, per quanto concerne le attività di sensibilizzazione, il Consiglio sottolinea che i cittadini dovrebbero sapere a chi rivolgersi in caso di violazione dei loro diritti in uno Stato membro, e ricorda lo strumento interattivo sui diritti fondamentali disponibile sul portale europeo della giustizia elettronica, invitando tutti gli Stati membri a mantenerlo aggiornato e a promuoverlo.

Applicazione della Carta: il Consiglio richiama il ruolo di FRA, del legislatore europeo, e delle amministrazioni, nonchè l’importanza dei finanziamenti, dello scambio di esperienze e del coordinamento.In questo quadro, il Consiglio ribadisce l'utilità degli "Orientamenti sulle misure metodologiche"per valutare e garantire la compatibilità delle proposte legislative con i diritti fondamentali (Doc. 5377/15, 20 January 2015), e incoraggia gli Stati membri a riflettere l'obbligo di garantire la coerenza con la Carta nelle norme nazionali sul controllo giuridico e sulle valutazioni d'impatto della legislazione che rientrano nell'ambito di applicazione del diritto dell'Unione.

Relativamente alle amministrazioni, il Consiglio riconosce il ruolo cruciale che le autorità di contrasto svolgono nel garantire una società sicura per tutti, ma anche che i diritti fondamentali possono essere particolarmente influenzati dalla loro azione, e che è quindi essenziale garantire che tutte le azioni delle autorità preposte all'applicazione della legge siano conformi agli standard nazionali e internazionali, nonché agli standard della Carta. A questo proposito, il Consiglio esorta gli Stati membri a fornire una formazione continua al personale delle forze dell'ordine, al personale carcerario e al personale che lavora nei centri di detenzione.

Per quanto riguarda i finanziamenti, il Consiglio ricorda che qualsiasi progetto finanziato dall'Unione deve essere conforme al diritto dell'Unione, compresa la Carta, ove applicabile. Pertanto, accoglie con favore l'introduzione di una condizione che consenta di garantire il rispetto della Carta nel prossimo bilancio dell'Unione per il periodo 2021-2027, e invita gli Stati membri a considerare di avvalersi delle competenze della FRA a tale riguardo.

Al fine di facilitare lo scambio di esperienze e il coordinamento, il Consiglio invita gli Stati membri a considerare la nomina di un punto focale della Carta,quale punto di collegamento tra i diversi livelli di governo nel paese e altri organismi, compresi quelli con competenze in materia di diritti umani e le organizzazioni della società civile, nonché le istituzioni e le agenzie dell'Unione.

Giustiziabilità e monitoraggio: il Consiglio ribadisce l'importanza della giurisprudenza della Corte di giustizia nell'interpretazione e nell'applicazione della Carta, e invita la Corte a cooperare con le reti di tribunali nazionali, in particolare attraverso scambi informali o visite di studio.

Inoltre, il Consiglio sottolinea il ruolo fondamentale che i tribunali svolgono nella difesa dei diritti fondamentali, e specificamente quello dei giudici quali garanti della Carta, in quanto chiamati a garantire un'effettiva tutela giurisdizionale dei diritti ivi sanciti. In questo quadro, il Consiglio rileva con apprezzamento il maggiore ricorso alla Carta da parte dei tribunali nazionali, nonché le richieste di pronuncia pregiudiziale alla Corte di giustizia.

Riguardo alle attività di monitoraggio, il Consiglio rivolge varie raccomandazioni alla Commissione, fra cui quella di presentare una relazione annuale sull'applicazione della Carta con un approccio tematico, basato sui principi di obiettività, equità e parità di trattamento degli Stati membri. Inoltre, il Consiglio invita la Commissione a includere nella sua relazione anche le migliori esperienze relative all’applicazione della Carta a livello locale, regionale e nazionale, e a garantire che la relazione sia di facile lettura e diffusa al pubblico (la prima di queste relazioni sarà pubblicata nel 2021).

Istituzioni nazionali per i diritti umani e organismi per la parità: il Consiglio sottolinea l’importanza del ruolo svolto da tali istituzioni e organismi nella protezione e promozione dei diritti fondamentali e nella sensibilizzazione.

Società civile: il Consiglio ricorda l'importanza di rimuovere e astenersi da qualsiasi restrizione inutile, illegale o arbitraria allo spazio della società civile e riconosce che finanziamenti trasparenti, sufficienti e facilmente accessibili sono fondamentali per il funzionamento efficiente e indipendente delle organizzazioni della società civile. Gli Stati membri devono migliorare l'interazione e la cooperazione con le organizzazioni della società civile, al fine di sostenere lo sviluppo di capacità sulla Carta per promuovere e proteggere meglio i diritti ivi sanciti. A tale fine, i governi dovrebbero non solo incontrare regolarmente le organizzazioni della società civile e coinvolgerle nella preparazione dei piani d'azione nazionali sui diritti fondamentali e relative valutazioni, ma anche creare strutture che riuniscano rappresentanti della società civile, difensori dei diritti e autorità pubbliche.