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NEWS SUI MIGRANTI

A cura di Caterina Aloi, Redazione Foroeuropa

 

MIGRANTI: RAGGIUNTO ACCORDO TRA UE E TURCHIA

Al termine delle trattative tra il premier turco Ahmet Davutoglu ed i responsabili europei con il presidente del Consiglio Tusk, il presidente della Commissione Juncker ed il premier olandese Rutte, detentore della presidenza di turno, il 18 marzo si è finalmente giunti all’accordo tra Ue e Turchia per porre fine alla migrazione irregolare fra i due Paesi.

Nello specifico l’accordo prevede i seguenti punti d'azione:

  • Per ogni siriano rimpatriato in Turchia dalle isole greche un altro siriano sarà reinsediato dalla Turchia all'UE tenendo conto dei criteri di vulnerabilità delle Nazioni Unite. Sarà istituito, con l'assistenza della Commissione, delle agenzie dell'UE e di altri Stati membri nonché dell'UNHCR, un meccanismo inteso a garantire l'attuazione di tale principio a decorrere dallo stesso giorno dell'avvio dei rimpatri. La priorità sarà accordata ai migranti che precedentemente non siano entrati o non abbiano tentato di entrare nell'UE in modo irregolare. Per quanto riguarda l'UE, il reinsediamento nell'ambito di tale meccanismo si svolgerà, in primo luogo, assolvendo agli impegni assunti dagli Stati membri nelle conclusioni dei rappresentanti dei rispettivi governi riuniti in sede di Consiglio il 20 luglio 2015, in base ai quali restano 18.000 posti destinati al reinsediamento. A qualsiasi ulteriore bisogno di reinsediamento si provvederà mediante un analogo accordo volontario fino a un limite di 54.000 persone aggiuntive.
  • Tutti i nuovi migranti irregolari che hanno compiuto la traversata dalla Turchia alle isole greche a decorrere dal 20 marzo 2016 saranno rimpatriati in Turchia, nel pieno rispetto del diritto dell'UE ed internazionale, escludendo pertanto qualsiasi forma di espulsione collettiva. I migranti che giungeranno sulle isole greche saranno debitamente registrati e qualsiasi domanda d'asilo sarà trattata individualmente dalle autorità greche conformemente alla direttiva sulle procedure d'asilo, in cooperazione con l'UNHCR. I migranti che non faranno domanda d'asilo o la cui domanda sia ritenuta infondata o non ammissibile ai sensi della suddetta direttiva saranno rimpatriati in Turchia. La Turchia e la Grecia, assistite dalle istituzioni e agenzie dell'UE, adotteranno le misure necessarie e converranno gli eventuali accordi bilaterali, tra cui la presenza di funzionari turchi sulle isole greche e di funzionari greci in Turchia dal 20 marzo 2016, al fine di garantire un collegamento ed agevolare in questo modo il corretto funzionamento di detti accordi. I costi delle operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari saranno a carico dell'UE.
  • La Turchia adotterà qualsiasi misura necessaria per evitare nuove rotte marittime o terrestri di migrazione irregolare dalla Turchia all'UE e collaborerà con i paesi vicini nonché con l'UE stessa a tale scopo.
  • Una volta terminati, o per lo meno drasticamente ridotti, gli attraversamenti irregolari fra la Turchia e l'UE, verrà attivato un programma volontario di ammissione umanitaria degli Stati membri dell'UE.
  • L'adempimento della tabella di marcia sulla liberalizzazione dei visti sarà accelerata nei confronti di tutti gli Stati membri partecipanti con l'obiettivo di abolire l'obbligo del visto per i cittadini turchi entro la fine di giugno 2016, a condizione che tutti i parametri di riferimento siano stati soddisfatti. Al riguardo la Turchia adotterà le misure necessarie per soddisfare gli obblighi rimanenti al fine di consentire alla Commissione di formulare una proposta adeguata entro la fine di aprile sulla cui base il Parlamento europeo e il Consiglio possano prendere una decisione definitiva.
  • L'UE, in stretta cooperazione con la Turchia, accelererà ulteriormente l'erogazione dei 3 miliardi di euro inizialmente assegnati nel quadro dello strumento per i rifugiati e garantirà il finanziamento di ulteriori progetti per le persone oggetto di protezione temporanea identificati con un tempestivo contributo della Turchia prima della fine di marzo. Entro una settimana sarà identificato congiuntamente un primo elenco di progetti concreti per i rifugiati in materia di salute, istruzione, infrastrutture, alimentazione ed altre spese di sostentamento, che possono essere rapidamente finanziati. Una volta che queste risorse saranno state quasi completamente utilizzate, e a condizione che gli impegni di cui sopra siano soddisfatti, l'UE mobiliterà ulteriori finanziamenti dello strumento per altri 3 miliardi di euro entro la fine del 2018.
  • L'UE e la Turchia hanno accolto con favore i lavori in corso per il miglioramento dell'unione doganale.
  • L'UE e la Turchia hanno riconfermato il loro impegno di rilanciare il processo di adesione enunciato nella dichiarazione congiunta del 29 novembre 2015. Hanno accolto con favore l'apertura, il 14 dicembre 2015, del capitolo 17 e deciso, come nuova tappa, di aprire il capitolo 33 (riguardante il budget) durante la presidenza dei Paesi Bassi. I lavori preparatori per l'apertura di altri capitoli continueranno a ritmo accelerato fatte salve le posizioni degli Stati membri in conformità delle norme esistenti.
  • L'UE e i suoi Stati membri collaboreranno con la Turchia per migliorare la situazione umanitaria in Sira, in particolare in talune zone limitrofe della frontiera turca, nel quadro di qualsiasi sforzo congiunto che possa consentire alla popolazione locale e ai rifugiati di vivere in zone più sicure.

Tutti questi aspetti verranno portati avanti in parallelo e monitorati congiuntamente su base mensile. Si auspica che quanto contenuto nell’accordo trovi completa attuazione date le diverse posizioni critiche avanzate da più parti a poche ore dalla firma dell’accordo.

Fonte: Repubblica.it