A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

Presentazione

Ben volentieri pubblichiamo l’articolo della dottoressa Sabina Soldi, dirigente dell’Automobile Club d’Italia (ACI), che pone in particolare rilievo i risultati ampiamente positivi ottenuti dall’ACI stessa adottando, in un certo numero di sue strutture, il modello europeo di eccellenza della Pubblica Amministrazione (in inglese CAF, cioè “Common Assessment Framework”). Si tratta di un’iniziativa della Commissione europea intesa al rafforzamento delle capacità organizzative e della modernizzazione delle Amministrazioni degli Stati membri, nel quadro della programmazione 2014-2020, per una crescita dell’Unione europea intelligente, inclusiva e sostenibile. L’Autrice ci dà ampie e dettagliate degli effetti virtuosi dell’applicazione del modello presso l’ACI ma ci rende altresì edotti che il Dipartimento della Funzione pubblica italiana ha raccolto varie altre esperienze positive, anche attraverso il confronto tra i pari ordinati ed i pari interessati dei vari Stati membri. Il tutto ci conferma che la tanto vituperata “euroburocrazia” è capace di promuovere e sostenere grandi miglioramenti da parte dei partner europei e dei loro organismi amministrativi più avveduti. Questo è, appunto, il caso dell’Automobile Club d’Italia, col quale Foroeuropa si complimenta, ringraziando la Dottoressa Soldi per l’importante comunicazione.

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IL MODELLO  EUROPEO DI ECCELLENZA CAF NELLA FEDERAZIONE ACI. IDEE E PROSPETTIVE FUTURE 

 Autore: Dott.ssa Sabina Soldi

 

 

L’Automobile Club d’Italia collabora da anni con il Dipartimento della Funzione Pubblica sui temi della diffusione e dell’utilizzo del modello europeo di eccellenza CAF (Common Assessment Framework), volto al miglioramento della performance organizzativa delle amministrazioni pubbliche secondo i principi del Total Quality Management (TQM).

Il modello, messo a punto dall’EUPAN (European Public Administration Network) composto dai rappresentati della Funzione Pubblica degli Stati Membri dell’Unione Europea, è uno degli strumenti individuati dall’UE per l’attuazione dell’obiettivo di rafforzamento della capacità amministrativa  e di modernizzazione delle PA perseguito dall’Unione Europea in seno alla programmazione 2014-2020, per una crescita dell’UE intelligente, inclusiva e sostenibile.

Il CAF, inoltre, è raccomandato dalla Commissione Europea nel documento tecnico Guida pratica dell’UE per una Pubblica amministrazione di qualità redatto dall’Inter- service Group on Institutional Capacity and Reform (Gruppo interservizi sulla capacità istituzionale e la riforma amministrativa) nel quale la Commissione ha inteso fornire alle organizzazioni pubbliche dell’UE una serie di raccomandazioni utili a sostegno dei loro processi di cambiamento  e di definizione di politiche pubbliche di qualità.

L’ACI, da tempo, ha scelto di adottare il modello CAF come parte fondante del processo di pianificazione strategica avviando l’utilizzo diffuso della pratica dell’autovalutazione nell’ambito della Federazione ACI , al fine del miglioramento globale della performance.

Ciò ha portato alla positiva partecipazione di numerose Strutture della Federazione ACI alla procedura europea CEF (CAF External Feedback), basata sull’applicazione del modello stesso e diffusa in Italia dal Centro Nazionale Risorse CAF – Dipartimento della Funzione Pubblica – in raccordo con il Centro Europeo CAF operante presso l’EIPA - European Institution for Public Administration.

La procedura nasce da una collaborazione fra gli Stati europei mirata ad introdurre  in maniera sistematica e strutturata i principi del TQM nelle PPAA dell’Unione attraverso meccanismi di peer evaluation, ovvero di valorizzazione tra pari, nella fattispecie fra gli stessi operatori pubblici; si sostanzia, infatti, nell’attività di analisi condotta dagli EFA (External Feedback Actors - EFA), valutatori selezionati da apposite strutture governative fra i funzionari pubblici delle amministrazioni degli Stati dell’UE – in Italia dal Dipartimento della Funzione Pubblica –  con il compito di verificare quanto le amministrazioni partecipanti alla CEF abbiano applicato in maniera efficace il modello in termini di autovalutazione e di miglioramento organizzativo.

In caso di esito positivo della valutazione, gli EFA rilasciano alle organizzazioni l’attestazione europea  di “Effective CAF User” , ovvero di “Amministrazioni che utilizzano in modo eccellente il modello CAF”.

Ad oggi, le Strutture ACI candidate alla CEF che hanno ottenuto, previa valutazione positiva da parte degli EFA,  il riconoscimento di Effective CAF User sono n. 10: gli Automobile Club Campobasso, Pescara e Salerno, l’Area Metropolitana Milano, le Unità Territoriali Latina, Lecco, Lucca, Savona, Terni e Varese.

Queste Strutture, in ragione del conseguimento dell’ambito riconoscimento, sono così state incluse nella banca dati europea di CAF Users gestita dall’EIPA, volta alla condivisione di esperienze in chiave CAF fra le organizzazioni pubbliche dell’Unione Europea. 

L’Ente, nell’ambito della CEF, oltre a sposarne gli obiettivi principali, si è adoperato per conformarsi alle strategie del DFP, fondate sulla diffusione del modello CAF attraverso la formazione.

In tal senso l’ACI ha avviato un percorso di qualificazione di  proprie risorse come EFA, al fine di creare al proprio interno competenze ad hoc in tema di valutazione e misurazione delle performance secondo canoni europei.

Nell'ambito del percorso di livello europeo verso la qualità ha rappresentato un importante traguardo la partecipazione dell’Ente all’appuntamento biennale della Community CAF europea al VII Evento Europeo CAF dal titolo “Improvement Identification, Prioritisation and Implementation“ svoltosi a Bratislava nel novembre 2016.  

Nel corso dell’evento è stata inserita la testimonianza dell’Unità Territoriale (UT)  ACI di Savona fra i 30 casi europei di successo di applicazione del modello CAF .

L’ACI ha portato all’attenzione della  Community il valore esperienziale del modello CAF in termini di risultati concreti e misurabili conseguiti dall’UT Savona sul fronte della contrazione dei tempi di attesa del cittadino allo sportello e, al contempo, della maggiore responsabilizzazione in chiave di empowerment del personale coinvolto nel miglioramento.

A partire dal 2017, in considerazione dei risultati positivi conseguiti dalle Strutture ACI nell’ambito della CEF, la Direzione Centrale Presidenza e Segreteria Generale con delega ai Servizi delegati- che coordina nell’Ente le attività inerenti al CAF è stata invitata dal Dipartimento della Funzione Pubblica ad aderire all’iniziativa sperimentale “F@cile CAF”, promossa dallo stesso Dipartimento e finalizzata all’applicazione del modello attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica che agevola il percorso di attuazione dello stesso.

L’iniziativa è sostenuta dal  Piano operativo nazionale Governance e capacità istituzionale  in attuazione dell’obiettivo tematico 11, volto a rafforzare la capacità istituzionale e l’efficacia delle amministrazioni pubbliche nell’ambito della politica di coesione finanziata dal Fondo strutturale  FSE (Fondo sociale europeo).

L’ACI ha aderito alla sperimentazione mediante n. 11 Strutture periferiche, individuate dai Direttori Compartimentali: gli Automobile Club Roma e Lucca,  la Direzione Territoriale di Bologna, la Direzione Territoriale di Salerno con le Unità Territoriali di competenza (Avellino, Benevento, Caserta, Campobasso ed Isernia), le Unità Territoriali di Arezzo e Terni.

Principale novità del percorso intrapreso è stata la definizione ed attuazione di un Piano di miglioramento unico da parte della Direzione Territoriale (DT) di Salerno in cui sono confluiti i progetti di miglioramento elaborati dalle 5 Unità Territoriali di competenza a valle delle aree emerse, come critiche, nell’ambito delle autovalutazioni condotte sia dalle stesse Unità che dalla DT.

Procedere in maniera coordinata durante la fase dell’autovalutazione, coinvolgere tutto il personale della DT e delle singole Unità Territoriali nel corso dell’analisi organizzativa, comunicare diffusamente agli stakeholder il percorso verso l’eccellenza intrapreso, definire le priorità di miglioramento in maniera integrata con le strategie ACI, avviare dei progetti migliorativi potenzialmente esportabili nell’ambito della DT, questi i tratti salienti  dell’esperienza unica ed, al contempo, inedita nel panorama delle PPAA candidate alla CEF, condotta dalla  DT Salerno.

Uno dei principali fattori d’avanguardia dell’esperienza è stato,difatti, sperimentare delle nuove regole al percorso F@cile CAF - autovalutazione e miglioramento nell’ottica di giungere a dei  miglioramenti organizzativi coesi ed integrati rispetto alle esigenze di tutti i portatori di interesse del territorio salernitano.

A conclusione della positiva esperienza F@cile CAF 2017, alcune Strutture sono state candidate alla  procedura CEF edizione 2018 per ottenere la certificazione di “Effective CAF User”.

L’iniziativa è stata reiterata  anche per il 2018, coinvolgendo altre n. 12 Strutture periferiche: Automobile Club Bari, Gorizia, Novara, Parma e Vercelli, la Direzione Territoriale L’Aquila con le Unità Territoriali di competenza (Chieti, Pescara e Teramo), la Direzione Territoriale di Firenze, le Unità Territoriali di Livorno e Sassari.

 

Idee e prospettive future

L’applicazione diffusa da parte dell’Ente del modello CAF presso le proprie Strutture periferiche,  il continuo contatto con operatori europei impegnati nella promozione del modello stesso, nonché la costante collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica ( DFP) - Centro Nazionale Risorse CAF - hanno creato i presupposti per sviluppare fra le Strutture un processo di  benchlearning.

Attualmente, infatti, l’ACI si sta attivando per sviluppare ed elaborare una metodica ACI di benchlearning, che sarà condivisa con  il DFP, volta ad incentivare il cambiamento organizzativo fra le diverse articolazioni periferiche dell’Ente attraverso l’apprendimento reciproco e  lo scambio delle pratiche migliori.

Ciò con la consapevolezza che tale metodica richiederà la creazione delle condizioni idonee  alla condivisione delle conoscenze e delle informazioni fra le Strutture ACI nell’ottica di utilizzare i  punti di forza  di alcuni per risolvere criticità di altri.

Un primo banco di prova per sperimentare la suddetta metodica potrà essere l’applicazione, presso le diverse Strutture facenti capo alla Direzione Territoriale di Salerno, delle buone pratiche definite in seno al Piano di miglioramento unico e, in particolare, di quelle connotate dalla dimensione della trasversalità.

Il programma del benchlearning in ACI si avvarrà, anche, dell’impegno maturato dall’Ente nella promozione e valorizzazione delle “buone prassi” realizzate in ambito federativo.

Da qualche anno, infatti, l’Ente svolge una serie di azioni volte alla divulgazione tramite strumenti di comunicazione interna - Portale della Comunicazione Interna- e via web -pagina del sito istituzionale dedicata al tema delle buone pratiche. 

Sul fronte della diffusione della cultura della conoscenza reciproca e del confronto in funzione del miglioramento continuo delle performance organizzative, l’Ente, recentemente, ha ritenuto utile creare una Community CAF, operante sulla Intranet ACI, di cui fanno parte gli utenti, attualmente  impegnati nell’iniziativa F@cile CAF 2018, quale strumento idoneo ad agevolare tra gli stessi utenti  l’attuazione del modello nelle diverse realtà organizzative.

 

Autore: Dott.ssa Sabina Soldi, Dirigente dell'Automobile Club Italia (ACI).