A CURA DI

AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS DI FEBBRAIO 2021

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

Nasce il Mite: il ministero della Transizione ecologica.

Il nuovo ministro Roberto Cingolani: "Oggi il Consiglio dei ministri ha decretato la nascita del Mite e parte quel percorso di costruzione che vede il Governo intero impegnato nella realizzazione di questa nuova visione. Tutte le politiche afferenti a questo obiettivo primario faranno riferimento al Mite: quella energetica, delle emissioni, lo sviluppo sostenibile, la mobilità green, le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. Senza dimenticare la mission storica del ministero: la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema, la conservazione delle aree naturali protette e della biodiversità, l’economia circolare, le bonifiche, la difesa del territorio e la lotta ai danni ambientali. È una sfida imponente, e tutto il Governo è impegnato a lavorare per portarla a termine. Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici»."Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici".

Il nuovo dicastero dedicato alla Transizione ecologica assorbe "oltre a tutte le competenze dell’ex ministero dell’Ambiente, anche alcune delle competenze chiave nel processo della transizione ecologica, inerenti principalmente il settore dell’energia. In quest’ottica è previsto il passaggio nella nuova struttura di alcune Direzioni del ministero dello Sviluppo economico".

fonte: greenreport

 

Produzione fotovoltaica: la Cina si conferma leader mondiale, ma l'Europa deve tornare ai record di un tempo.

Non troppo tempo fa l'Europa è stata leader nel settore del fotovoltaico, grazie alla forte distribuzione di fabbriche e impianti fondamentali; oggi la classifica mondiale dei produttori di pannelli solari è in mano al mercato cinese e alle politiche del gigante asiatico.

Tuttavia con lo scopo di tornare ai record di un tempo, in Europa oggi nasce la nuova European Solar Initiative (ESI), progetto guidato dall’industria europea e sostento dall’esecutivo UE, che dovrebbe aumentare la catena del valore del fotovoltaico europeo, dalle materie prime al riciclo, per poter catturare la domanda in crescita; per il prossimo decennio almeno 20 GW solari verranno probabilmente  installati nella regione Ue.

-Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe: "Essendo la tecnologia rinnovabile più economica e ad alta intensità di lavoro, il fotovoltaico è pronto a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo...Si sta sviluppando lo slancio per aumentare le attività di produzione fotovoltaica nell’UE, sulla base del forte assorbimento del mercato interno confermato nel 2020 nonostante la pandemia COVID-1 […] Dopo il successo del lancio del Solar Manufacturing Accelerator nel maggio 2020, oggi siamo lieti di dare ulteriore impulso al settore solare, con EIT InnoEnergy, lanciando l’iniziativa solare europea."

-Kadri Simson, Commissario europeo per l’energia: "L’iniziativa combina il fiorente ecosistema di attori del solare creato negli anni da SolarPower Europe e il progetto di successo della European Battery Alliance, guidata da EIT InnoEnergy, con la sua Business Investment Platform (BIP)... Il futuro del sistema energetico europeo è rinnovabile e l’energia solare ha un ruolo importante da svolgere in questo...Per aumentare rapidamente l’energia verde, abbiamo bisogno delle conoscenze e della cooperazione del settore".

fonte: rinnovabili

 

"Il 2021 è un anno decisivo per affrontare l’emergenza climatica globale. La scienza è chiara: per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi centigradi, dobbiamo ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030 dai livelli del 2010." (Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite).

L'ultimo monito lanciato dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite (Unfccc) e in particolare dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sui cambiamenti climatici e gli obiettivi dell'Accordo di Parigi è chiaro e definitivo: "...E’ un allarme rosso per il nostro Pianeta ...i governi non sono neanche lontanamente vicini al livello di ambizione necessario per limitare i cambiamenti climatici a 1,5 gradi e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. I principali Paesi, responsabili delle emissioni, devono intensificare gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030. Questo deve avvenire prima della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di novembre a Glasgow... Il momento è ora. I piani di ripristino per superare l’emergenza Covid-19 offrono l’opportunità per ricostruire un ambiente più verde e più pulito. Gli impegni a lungo termine devono essere accompagnati da azioni immediate".

-Patricia Espinosa, Segretario esecutivo dell’Unfccc:"... questo rapporto mostra che gli attuali livelli di ambizione climatica sono molto lontani dal soddisfare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. La Cop26 deve essere il momento in cui ci mettiamo sulla buona strada verso un mondo verde, pulito, sano e prospero".

fonte: rinnovabili

 

Incenerimento dei rifiuti urbani: durante la pandemia il sistema ha tenuto brillantemente.

Da uno studio realizzato per conto di Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) dai Politecnici di Milano e di Torino e dalle Università di Trento e di Roma 3 Tor Vergata, è emerso che anche durante la pandemia (che ha visto l'aumento esponenziale di rifiuti indifferenziati di guanti e mascherine o a rischio sanitario e di altri rifiuti non altrimenti gestibili) gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani hanno svolto un ruolo fondamentale nell’economia circolare, avendo minimi sulla qualità dell’aria e fornendo un contributo importante nel contrasto al cambiamento climatico.

Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia: "In Germania sono attivi 96 inceneritori, in Francia 126. Nel nostro Paese, soprattutto al Centro e al Sud, si registra una carenza impiantistica e se non si inverte questa tendenza, continueremo a ricorrere in maniera eccessiva allo smaltimento in discarica: attualmente ci attestiamo al 20% e dobbiamo dimezzare il dato nei prossimi 14 anni...

I dati sulla gestione dei rifiuti in Italia dimostrano che anche la raccolta differenziata e gli impianti non sono due elementi contrapposti, anzi: i territori che registrano le percentuali più alte di raccolta differenziata, non a caso, sono proprio quelli in cui è presente il maggior numero di impianti. L’emergenza coronavirus ci ha confermato che se non si pianifica e si realizza un sistema infrastrutturale nazionale che tenda all’autosufficienza nella gestione dei rifiuti, il nostro Paese resta esposto a periodiche situazioni di crisi, che possono essere dovute a cause molto differenti ma con effetti comunque negativi".

Dallo studio è emerso anche gli impianti rispondenti alle Best Available Techniques (Bat) (conformi alla legislazione sull’incene­rimento dei rifiuti e anche ai prestabiliti limiti alle emissioni) presentano inceneritori che non possono essere considerati fattori di rischio di cancro o di effetti ne­gativi sulla riproduzione o sullo sviluppo umano.

fonte: rinnovabili

 

Cambiamenti climatici: "Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici".

Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha affermato: "La pandemia di COVID-19 ci ha ricordato con durezza che una preparazione insufficiente può avere conseguenze disastrose. Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica, ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili – che si fanno già sentire sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea. La nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici ci consente di accelerare e approfondire i preparativi. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici."

Con un occhio alla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici del 2013, l'obiettivo delle nuove proposte della Commissione Ue oggi è "spostare l'attenzione dalla comprensione del problema alla definizione di soluzioni e passare dalla pianificazione all'attuazione."

I cambiamenti climatici non incidono solo sull'economia, ma anche sulla salute e sul benessere dei cittadini europei, che soffrono sempre più a causa delle ondate di calore: a livello mondiale, la catastrofe naturale più letale del 2019 è stata l'ondata di calore che ha colpito l'Europa provocando 2500 vittime.

Le perdite economiche ad eventi meteorologici estremi superano una media di 12 miliardi di € l'anno; il riscaldamento globale di 3 °C rispetto ai livelli preindustriali esporrebbe  l'economia ad una perdita annua di almeno 170 miliardi di €; le azioni di resilienza e di adattamento ai cambiamenti climatici devono coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, all'interno e all'esterno dell'UE, "intensificando la pianificazione dell'adattamento e la valutazione del rischio climatico; accelerando l'azione di adattamento e contribuendo a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici a livello mondiale."

fonte: alternativasostenibile

 

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Economia circolare: in arrivo la compostiera domestica solare brevettata dall’Enea.

Attualmente i piccoli composter familiari  presentano sistemi sempre più innovativi ed economici; in questo settore è in arrivo il brevetto Enea che prevede la gestione dei rifiuti casalinghi attraverso una compostiera solare, che favorisce la decomposizione di scarti di cucina e dei rifiuti di giardinaggio e produce un compost che può essere impiegato come ammendante (ossia materiale organico che migliora il terreno dal punto di vista nutritivo).

Il prototipo è in grado di trattare circa 5 kg di rifiuti organici al giorno, ma si pensa anche a  unità più piccole per un uso ancora più casalingo.

Daniele Fiorino del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’Agenzia:

"La compostiera sfrutta un sistema di produzione di energia con pannello fotovoltaico integrato nella struttura... L’elettricità prodotta dal modulo, alimenta il sistema di aerazione e, grazie all’integrazione con una piccola resistenza elettrica, permette il pre-riscaldamento dei rifiuti in ingresso... Grazie al controllo della temperatura è anche possibile velocizzare il processo nei periodi freddi... Nel progettarla abbiamo pensato di realizzare un vero e proprio elettrodomestico“, continua Fiorino. La versione stand-alone, ovvero dotata di pannello fotovoltaico integrato nel coperchio, può essere installata in balcone, in giardino o in tutte le utenze isolate".

Maria Velardi del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA:

"La compostiera è un formidabile strumento casalingo di economia circolare...Permette […] alle singole utenze di ridurre il costo della tariffa. Dopo la fase di test stiamo migliorando il design dell’oggetto in modo che possa integrarsi gradevolmente con l’ambiente domestico circostante".

fonte:rinnovabili

 

Anche il trasporto marittimo verso la decarbonizzazione: ecco i "porti verdi".

Il nuovo rapporto di Legambiente e Enel X "Porti verdi: la rotta verso uno sviluppo sostenibile", mostra il progressivo adeguamento del settore marittimo agli standard green.

Tali standard  prevedono in particolare 6 azioni:

- tariffa elettrica dedicata al ‘coldironing’ (processo che permette lo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio in porto).

- finanziamenti pubblici per accelerare la transizione green.

- sviluppo di infrastrutture ferroviarie nei porti con la creazione dei "corridoi verdi".

- lotta all’inquinamento derivante dal trasporto marittimo.

- innovazione tecnologica e digitalizzazione.

- efficientamento energetico degli scali.

Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente:" Il trasporto marittimo e le attività portuali risultano oggi ancora fortemente dipendenti per i loro consumi dalle fonti fossili. Da anni ci battiamo per ridurre l’inquinamento prodotto dalle navi nei porti delle città ed è arrivato il momento di investire sul coldironing, una tecnologia oggi matura, e di rafforzare le connessioni con la rete ferroviaria per creare filiere di trasporto merci” a basso impatto di carbonio.. l’Italia non perda questa preziosa occasione per mettere al centro del Recovery plan interventi che rivestono un ruolo importante nella lotta alla crisi climatica".

Carlo Tamburi, direttore Enel Italia:" L’elettrificazione dei trasporti marittimi e della logistica a terra è un passaggio necessario per dare un’ulteriore spinta al processo di transizione energetica in atto in altri settori industriali ..Enel ha intrapreso la strada della progressiva decarbonizzazione delle proprie attività grazie a investimenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili, nella digitalizzazione delle reti ed elettrificazione dei consumi ...scelte che hanno come comune denominatore la sostenibilità, pilastro della strategia di business dell’azienda. In linea con questa filosofia...il "coldironing" è non solo una scelta vincente in termini di riduzione di emissioni climalteranti, ma anche un’opportunità di innovazione e di crescita di business per l’intero comparto marittimo italiano". 

fonte: rinnovabili

 

In arrivo il museo virtuale dell'Archeoplastica.

Nel 2018 nasce l’idea del progetto Archeoplastica, un progetto in crowdfunding su Produzioni dal Basso (prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation) finanziato direttamente dai cittadini, che consentirà di realizzare un museo virtuale online per rendere disponibile a tutti l’osservazione degli antichi rifiuti spiaggiati. L'idea è quella di sensibilizzare sul tema dell'inquinamento da plastica dei nostri mari; ogni anno ne finiscono in mare quasi 9 milioni di tonnellate, considerando che  la plastica degrada lentamente fino a formare pezzettini sempre più piccoli, le cosiddette microplastiche. Oggi la realtà promotrice della raccolta fondi viene da Millenari di Puglia, di cui Enzo Suma, guida naturalistica di Ostuni, ne è il fondatore. I fondi serviranno anche per acquistare i materiali necessari per realizzare una mostra itinerante nelle scuole e verrà realizzato un opuscolo sul progetto che conterrà anche consigli su come consumare meno plastica, soprattutto quella usa e getta.

fonte: alternativasostenibile

 

La pandemia non ha tenuto a casa l'inquinamento da particolato; vedi la Pianura Padana...

Secondo i dati dell’Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa) i livelli di polveri sottili pericolose per la salute (PM2.5 e PM10) in Pianura Padana restano elevati nonostante le limitazioni agli spostamenti di persone e veicoli per le norme anti-covid. Uno studio pubblicato su Pnas, che vede la partecipazione dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac), coordinato dal Centro Studi per la Qualità dell’Aria e il Cambiamento Climatico della Foundation for Research and Technology Hellas (C-STACC) di Patrasso in Grecia, mostra e quantifica l'effetto delle emissioni di combustione di biomasse sulle trasformazioni chimiche responsabili della formazione di particolato secondario.

Marco Paglione ricercatore del Cnr-Isac e autore dello studio: "Gran parte del PM in Pianura Padana è di origine secondaria, formato cioè a partire da precursori gassosi che reagiscono in atmosfera.. I meccanismi con cui questi inquinanti si trasformano in particolato sono ancora oggetto di studio, anche perché nei mesi freddi la radiazione solare - che solitamente è il motore delle reazioni chimiche che regolano le concentrazioni di inquinanti secondari in atmosfera - è ridotta al minimo".

Lo studio evidenzia come "il particolato secondario si formi rapidamente anche attraverso trasformazioni chimiche degli inquinanti che avvengono in assenza di radiazione (dark aging) e che sono promosse dalla presenza di particelle liquide in atmosfera, come la nebbia...Finora si riusciva a stimare l'effetto di queste reazioni sulla formazione di PM secondario a partire da sorgenti da traffico e agricoltura (particolato da nitrato di ammonio)".

"Il nostro studio-continua Paglione-evidenzia come anche le emissioni da combustione di legna per il riscaldamento domestico, come quelle di stufe a legna e pellet, subiscano la stessa sorte, contribuendo alle concentrazioni totali di PM in maniera più sostanziale di quanto supposto finora...Questi risultati chiariscono i contributi delle specifiche sorgenti invernali di PM in Pianura Padana così come in altre regioni del mondo, offrendo al tempo stesso opportunità di nuovi sviluppi dei modelli previsionali per la qualità dell'aria."

fonte: alternativasostenibile

 

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Cambiamenti climatici: i giudici del tribunale di Parigi condannano la Francia per "carenze ecologiche".

Nella sentenza in cui i giudici stabiliscono che la Francia non ha messo in atto azioni adeguate per combattere i cambiamenti climatici, si parla di "carenze ecologiche"; la Francia dunque non si dimostra all'altezza degli  obiettivi fissati dall’accordo di Parigi.

Il tribunale  ha deciso che le riparazioni dovrebbero concentrarsi sulla risoluzione del mancato rispetto degli obiettivi di riduzione dei gas serra ed ha chiesto allo Stato francese di pagare a ciascuna delle quattro organizzazioni un euro simbolico.

fonte: rinnovabili

 

Energia fornita dall'acqua di mare: dall'Università di Houston in arrivo un nuovo catalizzatore per l’elettrolisi dell’acqua salata.

E' ormai noto che la scienza sta facendo enormi progressi per sfruttare in modo sostenibile  l'acqua salata, utilizzando generalmente impianti di desalinizzazione (per produrre acqua potabile) o tramite elettrolisi per generare idrogeno. Tuttavia queste tecnologie sono ancora piuttosto costose, poichè richiedono catalizzatori molto efficienti; oggi sembra che arrivi una svolta al problema dall’Università di Houston, dove un gruppo di ricercatori ha segnalato un catalizzatore che impiega solo pochi minuti per crescere a temperatura ambiente e, se accoppiato ad un secondo catalizzatore per l’evoluzione dell’idrogeno, può raggiungere la densità di corrente richiesta dall’industria per la scissione dell’acqua di mare a bassa tensione.

Zhifeng Ren, direttore del Texas Center for Superconductivity e autore dello studio: "In qualsiasi scoperta, in qualsiasi sviluppo tecnologico, non importa quanto sia buono, il costo finale giocherà il ruolo più importante...Se la spesa è proibitiva, non arriverà sul mercato. In questo documento, abbiamo trovato un modo per ridurre i costi in modo che la commercializzazione sia più facile e più accettabile per i clienti"...Per aumentare l’economia dell’idrogeno, è imperativo sviluppare metodologie convenienti e facili per sintetizzare catalizzatori […] ad alte prestazioni".

fonte: rinnovabili

 

Dal Ministero dell'Ambiente in arrivo una flotta anti rifiuti: pronte 32 unità navali altamente specializzate, di cui 9 d’altura e 23 costiere, dislocate in diversi porti italiani.

La tutela dei nostri mari  e in particolare la salvaguardia dai rifiuti e dal conseguente inquinamento delle acque è oggi supportata anche da un servizio di unità navali altamente specializzate, dislocate in diversi porti italiani, da Genova a Salerno, di cui alcune pattugliano le aree di mare in cui si trovano piattaforme off-shore per l’estrazione di petrolio. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: "Vedere qui in azione la flotta antinquinamento del ministero dell’Ambiente nella raccolta dei rifiuti marini è un segno tangibile di quanto sarà fatto nel resto d’Italia dalle unità costiere per il contenimento del marine litter, sia nelle acque antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette"; inoltre auspica che "il ddl Salvamare, già approvato alla Camera, ottenga al più presto il via libera dal Senato. Il mare italiano è il doppio della superficie terrestre italiano: era necessario dare una sterzata, insieme agli armatori, alla società civile, alle autorità portuali, ai pescatori, ai consorzi di recupero dei rifiuti. Affinché i rifiuti in mare diventino un ricordo e la blue economy sia qualcosa di concreto".

In questa nuova attività il Ministero viene affiancato dal Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica (Corepla), con il quale è stato sottoscritto nell’estate 2020 un accordo per un progetto sperimentale di riciclo del materiale plastico recuperato a mare dalla flotta.

fonte: rinnovabili

 

La Commissione Ue chiama giovani architetti e designers a creare il Nuovo Bauhaus europeo in vista della rinascita delle città green. 

Il Green Deal della Ue prevede anche una serie di attività per creare ambienti e città sempre più green; in questo senso nasce il nuovo progetto ambientale, economico e culturale che mira a combinare design, sostenibilità e accessibilità, sostenuto da finanziamenti europei.  Si parla di Nuovo Bauhaus ricordando che già nel 1919 il fondatore della Bauhaus Walter Gropius parlava di "un’architettura moderna, armonica e vivibile è il segno tangibile di un’autentica democrazia".

La Presidente Ursula von der Leyen: "L’architettura deve essere uno specchio del tempo, era una delle convinzioni di Gropius...Con questo progetto di speranza vogliamo costruire la nostra vita dopo il Covid-19 -, rispettando l’ambiente e riprogettando le nostre società e le nostre città marchiandole con stile e design per trovare soluzioni ai progetti quotidiani, con un nuovo impegno culturale per l’Europa che abbatte i confini tra scienza e tecnologia, arte e cultura... Si tratta di conciliare la sostenibilità con lo stile per avvicinare il Green Deal europeo alla gente, ai pensieri dei cittadini, alla loro casa. Per realizzare il Nuovo Bauhaus europeo abbiamo bisogno di tutte le menti creative: designer, artisti, scienziati, architetti e cittadini".

Le attività del progetto prevedono inizialmente l'iscrizione per diventare un partner e inviare proposte concrete; in primavera verrà istituito anche un premio per le soluzioni di vita sostenibili e verranno avviati cinque progetti pilota da settembre. Da gennaio 2023, infine, le idee verranno amplificate negli Stati membri; la Commissione spiega: "Il nuovo Bauhaus europeo ha lo scopo di sostenere l’emergere di mercati-guida per modi di vivere belli, sostenibili e inclusivi".

fonte: repubblica.it