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AVV. ANTONELLA ROBERTI

NEWS DI AGOSTO 2023

 

NEWS DALL'UE SULL'AMBIENTE

A cura di Federica De Rose, Redazione Foroeuropa

 

LA MOSTRA "RESET MATERIALS - TOWARDS SUSTAINABLE ARCHITECTURE" A COPENHAGEN PROPONE LA CITTÀ FUTURA COSTRUITA CON I BIOMATERIALI.

Presso il Copenhagen Contemporary (CC) fino al 28 settembre sarà in mostra "Reset Material – Towards Sustainable Architecture", che propone un modello futuristico di città con istallazioni architettoniche realizzate con 10 diversi biomateriali sperimentali, a basse emissioni di carbonio, come la terra, il micelio, il biocemento, silicio, canapa, calcestruzzo aereato, plastica riciclata, paglia e molti altri.

La mostra è supervisionata dall’architetto svizzera Chrissie Muhr, ed è frutto di 10 differenti collaborazioni tra architetti ed artisti; i visitatori potranno letteralmente toccare, annusare, ascoltare i biomateriali. Un'opera architettonica da segnalare è quella realizzata dall’artista Tove Storch in collaborazione con il Centro per l’architettura; il progetto prevede la creazione di archi portanti  usando fascine di paglia, o l'impiego di pannelli di paglia per migliorare le prestazioni ignifughe.

Interessante anche la proposta dell'artista Honey Biba Beckerlee e lo studio di architettura Lendager, che hanno proposto una vasta gamma di oggetti realizzati con il silicio, secondo elemento più abbondante sulla Terra dopo l’ossigeno.

fonte:rinnovabili

 

AGLI ITALIANI PIACE L'AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE: LO RIVELA COLDIRETTI.

Dall'ultimo  XIII Rapporto "Gli italiani e l’agricoltura" realizzato da Fondazione Univerde e Noto Sondaggi in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna amica, emerge che all'85% degli intervistati piace l'agricoltura multifunzionale, come pure gli agriturismi e i mercati contadini di prossimità.

Dal sito giovanimpresa.coldiretti.it: "Per agricoltura multifunzionale s’intende quell’agricoltura che oltre ad assolvere la propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività; inoltre, secondo la definizione introdotta dalla Commissione agricoltura dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, "oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura multifunzionale può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare."

-Ettore Prandini, presidente di Coldiretti:  l’agroalimentare "è un patrimonio che va difeso anche garantendo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute".

-Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti: "La crescita delle nuove attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, dalle attività ricreative all’agricoltura sociale, dalla sistemazione di parchi, giardini e strade, all’agribenessere fino alla cura del paesaggio e alla produzione di energie rinnovabili, costituiscono una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola vale 580 miliardi".

fonte:rinnovabili

 

UNA BUONA NOTIZIA DA GREENPEACE: PER QUEST'ANNO L'INDUSTRIA ESTRATTIVA È STATA FERMATA DA GOVERNI INTELLIGENTI E DALLA CRESCENTE MOBILITAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA.

L'Autorità Internazionale per i fondali marini (International Seabed Authority, ISA) e la crescente mobilitazione dell’opinione pubblica hanno fatto in modo che i negoziati si siano conclusi senza alcun via libera alle estrazioni minerarie in alto mare (deep sea mining).

20 governi (tra cui Brasile, Costa Rica, Cile, Vanuatu, Germania e Svizzera) hanno fermato per quest'anno, le attività estrattive, anzi il saccheggio degli oceani da parte delle compagnie (appoggiate da Norvegia, Nauru e Messico) interessate a trasformare i fondali marini in miniere di metalli rari.

L’ISA ha sì deciso di non autorizzare per quest’anno le estrazioni minerarie in alto mare, "ma non è riuscita a colmare una lacuna legale che potrebbe consentire alle aziende di iniziare l’attività estrattiva già il prossimo anno."

fonte:greenpeace.org/italy